17 aprile 2023
Alle Paralimpiadi di Beijing 2022 la loro Italia si è affermata come nazionale più forte di Europa. Ora però è tempo di guardare al prossimo obiettivo: i Giochi di Milano Cortina 2026. Ma da una prospettiva assolutamente inedita…
Sono amici, atleti, colleghi e hanno una doppia sfida all’insegna dello sport: eccellere ai Giochi Paralimpici di Milano Cortina 2026 con la nazionale italiana di Para ice Hockey e dare il proprio contributo professionale al Comitato Organizzatore del massimo evento sportivo al mondo per cui stanno lavorando. Milano Cortina 2026 a 360 gradi, insomma. Alessandro Andreoni (26 anni), Gabriele Lanza (31 anni) e Andrea Macrì (31 anni), giocatori della rosa più forte d’Europa alle Paralimpiadi di Pechino 2022, oltre ad avere in comune la passione per l’hockey, condividono insieme anche un’avventura professionale unica nel suo genere: quella di lavorare per il Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026.
Alessandro Andreoni, a 26 anni, è il più giovane dei tre. I suoi ricordi di un palaghiaccio risalgono a quattro anni di età, quando con la famiglia accompagnava il fratello maggiore Marco alle partite di hockey. Si sa che a quattro anni si vogliono imitare i fratelli più grandi, e poi ogni occasione è buona per giocare sul ghiaccio. Di lì a poco Alessandro avrebbe scoperto di non poter pattinare. “Ho visto il sogno di emulare mio fratello infrangersi, ma la disabilità non mi ha impedito di provare tanti altri sport: almeno una decina. Solo alcuni anni dopo, quando ho conosciuto il Movimento Paralimpico attraverso il nuoto in Polha-Varese, ho scoperto di poter giocare a Para Ice Hockey e finalmente il sogno poteva essere realizzato”. Il ghiaccio ad Alessandro scorre nelle vene e a 16 anni inizia a pattinare verso grandi obiettivi: gli Europei, i Mondiali e le Paralimpiadi di PyeongChang 2018 prima e quelle di Pechino 2022.
Ed è proprio qualche mese dopo Pechino 2022 che i Giochi di Milano Cortina 2026, diventano un obiettivo sportivo e lavorativo. Alessandro, da giugno 2022, dà il suo contributo professionale alla funzione che nel gergo dei Comitati Organizzatori viene chiamata “BIL” ovvero Brand, Identity, Look of the Games. “Nello specifico mi occupo di approvare l’uso degli emblemi di Milano Cortina 2026 e di ogni altro segno identitario nelle comunicazioni dei Partner, ma in realtà lavorare all’organizzazione delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi vuol dire avere la possibilità di dare il proprio contribuito a progetti di design della comunicazione incredibili: penso alle Mascotte, le Torce e le Medaglie solo per citarne alcuni”. Ad accompagnare Alessandro in questo doppio viaggio sportivo-professionale, tra allenamenti e meeting, due compagni di nazionale, due giocatori dei Tori Seduti di Torino: Andrea Macrì e Gabriele Lanza.
Nel lavoro come in campo con ruoli diversi ma complementari. Andrea Macrì, 31 anni, pilastro della nazionale di Para ice hockey, per il Comitato Organizzatore si occupa di Paralympic Games Integration, ovvero di collaborare con le varie aree della Fondazione sui temi legati al mondo Paralimpico, aiutandole, quando serve, nello sviluppo di progetti e strategie legati ai prossimi Giochi Paralimpici di Milano Cortina 2026. Uno dei progetti che Andrea segue dal suo arrivo è Adaptive Winter Sport, iniziativa attraverso cui il Comitato Organizzatore vuole favorire lo sviluppo di attività e iniziative rivolte alle persone con disabilità, usando lo sport come acceleratore di inclusione sociale.
L’amore di Andrea per lo sport Paralimpico nasce intorno ai 17 anni, nel corso di un lungo periodo riabilitativo nell’unità spinale di Torino. “Durante la riabilitazione ho scoperto lo sport Paralimpico iniziando un percorso che, in oltre 14 anni, mi ha portato a partecipare ad una Paralimpiade estiva con la scherma in carrozzina e a tre edizioni dei Giochi Paralimpici Invernali con il Para ice Hockey (Sochi 2014, PyeongChang 2018 e Pechino 2022)”. L’auspicio dell’Andrea-atleta, in vista di Milano Cortina 2026, coincide molto con quello dell’Andrea-professionista: “Spero che le Paralimpiadi consentano a sempre più persone di avvicinarsi alle nostre discipline. Non è un’utopia, gli sport Paralimpici offrono prestazioni di altissimo livello a cui il pubblico si appassiona: in Repubblica Ceca, ad esempio, per una partita contro i padroni di casa abbiamo giocato davanti a migliaia di persone”.
Sul valore dello sport Paralimpico come strumento per accelerare l’inclusione sociale in vista dei Giochi di Milano Cortina 2026 insiste anche Gabriele Lanza, 31 anni, in nazionale ai Giochi Paralimpici di Pechino 2022 e Logistic Specialist presso il Comitato Organizzatore.
Gabriele è cresciuto ad Ovada, in provincia di Alessandria. “Nel 2003 ho avuto un incidente sciistico nel quale mi sono rotto il bacino. L’episodio ha causato la rottura della vena iliaca che ha determinato un’emorragia interna e un’avulsione nervosa con conseguente deficit motorio della gamba sinistra. Scampato il peggio grazie all’intervento dell’elisoccorso, ho iniziato un lungo periodo di riabilitazione”. Dopo alcuni anni in palestra e in piscina, Gabriele scopre la passione per il Para ice Hockey: “Dopo il primo allenamento a Torino con i Tori Seduti ho capito di essere nel posto giusto. Sentivo la necessità di trovare una squadra e vivere lo sport anche come momento di competizione”. Nel 2018 arriva la prima convocazione in nazionale e nel 2019 il mondiale. Tra il 2020 e il 2021 un problema di salute costringe Gabriele fuori dalla rosa azzurra. “Grazie al sostegno di amici, famigliari e soprattutto compagni di squadra non ho demorso e a febbraio 2022 è arrivata la convocazione per le Paralimpiadi”.
Tra il 2014 e il 2022 dopo aver lavorato come impiegato per diverse aziende, Gabriele si guadagna una nuova importante convocazione: quella per entrare nella squadra del Comitato Organizzatore di Milano Cortina 2026. “Quando a giugno 2022 si è concretizzata questa possibilità non ho avuto nessun dubbio a trasferirmi a Milano per iniziare questa nuova avventura come Logistic Specialist”. Nel quotidiano – in affiancamento all’Head of Logistic e in collaborazione con colleghi di diverse aree, “ci occupiamo di tutto ciò che ha a che fare con la logistica di un grandissimo evento come le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Milano Cortina 2026. Non so – scherza Gabriele – se nel 2026 riuscirò a guadagnarmi la convocazione in nazionale, ma poter far parte del Comitato che organizzerà i Giochi in Italia mi dà una carica incredibile. Non vedo l’ora che arrivi quel momento!”.