8 Ott 2022

3 leggende degli sport Paralimpici invernali

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Foto di Francesca Porcellato
Sport
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900 atleti Paralimpici competeranno a MIlano Cortina 2026 superando i propri record per conquistare il podio. Conosci le storie dei più grandi?

Le Paralimpiadi Invernali rappresentano il punto più alto, a livello internazionale, tra le competizioni in cui gareggiano i migliori atleti con disabilità. Sei discipline in cui le eccellenze degli sport Paralimpici invernali daranno di tutto per superare i propri record e ambire a un posto nell’Olimpo dei grandi. Aspettando Milano Cortina 2026, scopriamo chi sono alcuni degli atleti già nella leggenda delle Paralimpiadi Invernali.

 

Le mille vite di Francesca Porcellato

La Rossa Volante che ha partecipato a 11 Paralimpiadi e vinto 14 medaglie tra atletica leggera, sci di fondo e paraciclismo

Francesca Porcellato nasce a Castelfranco Veneto il 5 settembre del 1970. A 18 mesi viene investita da un camion e perde l’uso delle gambe. A 6 anni riceve la sua prima carrozzina ed è proprio lì che inizia il suo grande amore per lo sport: «Quando mi hanno dato la prima carrozzina l'unica cosa a cui ho pensato è stata quella di farla andare più veloce che potevo - ha spiegato -. Ce l'ho fatta»

Un vulcano di energie e tenacia, per la Rossa Volante – così com’è soprannominata dai fans – 11 Paralimpiadi (tra Invernali ed Estive). Un amore sbocciato ben 34 anni fa, quello tra i Tre Agitos e l’atleta veneta, in occasione delle Paralimpiadi Estive di Seoul 1988, appena diciottenne e ancora studentessa. Lì è capace di conquistare la bellezza di 2 Ori, 1 Argento e 2 Bronzi nella Para Atletica Leggera in carrozzina. Un bottino di medaglie da sogno, quasi irripetibile per un atleta Paralimpico. Poi Barcellona 1992, Atlanta 1996, Sidney 2000, Atene 2004 (in tutto 5 medaglie, 2 d’Oro e 3 d’Argento) e finalmente l’esordio alle Paralimpiadi Invernali a Torino 2006 nel Para Cross-Country Skiing. Passano quattro anni e, a Vancouver 2010, torna a vincere un Oro Olimpico alle Paralimpiadi, a 22 anni dalla prima volta, in questo caso nello Sprint del Para Cross-Country Skiing. Una medaglia d’Oro dal valore speciale: Francesca diventa una delle poche atlete della storia ad aver vinto sia alle Paralimpiadi Invernali che a quelle Estive. Una storia infinita perché a Rio 2016 torna sul podio, questa volta nel Para Ciclismo, con due Bronzi. A Tokyo 2020 arriva un Argento sempre in questa disciplina e la sensazione è che questa splendida storia Paralimpica non sia ancora finita.

 

Foto di Francesca Porcellato

 

La forza di Oksana Masters

L'atleta statunitense più decorata nella storia delle Paralimpiadi Invernali

Oksana Masters nasce il 19 giugno 1989 a Khmelnytskyi in Ucraina, che si trova a poche ore da Chernobyl, teatro di un terribile incidente nucleare nel 1986. Nata con emimelia tibiale, il che significa che le sue gambe erano di lunghezza diversa e non avevano tibie, e con cinque dita palmate senza pollice, sei dita per piede e un solo rene. È molto probabile che l'esposizione della madre biologica alle radiazioni sia stata la causa di ciò. Adottata da Gay Masters, docente universitaria, a 7 anni si trasferisce negli Stati Uniti e a 13 si appassiona allo sport attraverso il Canottaggio.

Oggi parliamo di una leggenda dello sport Paralimpico con 17 medaglie in 4 discipline differenti (Para Cross Country Skiing, Para Biathlon, Para Ciclismo e Para Rowing). Una storia di sport fantastica iniziata con le Paralimpiadi di Londra 2012, dove ha vinto un Bronzo nel Para Rowing. In occasione di Pechino 2022 è diventata, grazie a 7 medaglie in 7 eventi nel Para Cross Country Skiing e nel Para Biathlon, l’atleta Paralimpica degli Stati Uniti d’America più vincente nella storia delle Paralimpiadi Invernali a quota 14 podi. La sua storia è di enorme ispirazione per chiunque ama lo sport e la vita, per questo motivo il Guardian l’ha inserita tra i 10 atleti statunitensi da seguire.

 

Foto di Oksana Masters con le sue medaglie al collo

 

Giacomo Bertagnolli, il ragazzo d’oro del Para Alpine Skiing

63 medaglie in Coppa del Mondo, 11 medaglie mondiali, 8 paralimpiche e 2 Coppe del Mondo Generali: sono questi i numeri di Giacomo Bertagnolli, il ragazzo d'oro del Para Alpine Skiing. Nato a Cavalese il 18 gennaio del 1999, è ipovedente sin dalla nascita. Impara a sciare quasi subito dopo aver imparato a camminare, ma ha anche una grande passione per il Para Ice Hockey. 

A 13 anni scopre lo sport Paralimpico, sceglie il Para Alpine Skiing ed essendo sempre stato molto competitivo, ottiene subito i primi risultati. A soli 15 anni ha conquistato il suo primo podio in Coppa Europa nello Slalom Gigante. Nella stagione 2014 - 2015 entra in Nazionale. A 17 anni vince la Coppa del Mondo del 2016. La sua prima Paralimpiade Invernale è stata quella di Pyeongchang 2018, dove ha raggiunto il massimo risultato in Slalom Gigante e Speciale nella categoria visually impaired. Sempre in quell’edizione è arrivato secondo nel Super G e terzo nella Discesa Libera. Avendo dimostrato un tale valore sportivo e umano, e dopo un’altra vittoria in Coppa del Mondo nel 2020, è stato designato come Portabandiera per Pechino 2022. Alla Paralimpiade cinese ha vinto 4 medaglie, 2 d’Oro e 2 d’Argento, rispettivamente nello Slalom Speciale, nella Supercombinata, nel Super G e nello Slalom Gigante. Un talento eccezionale, grazie anche al supporto della sua guida, Andrea Ravelli. Giacomo non ha intenzione di fermarsi e siamo sicuri che ci regalerà molte altre emozioni a Milano Cortina 2026.

 

Foto di Giacomo Bertagnolli

 

Per saperne tutto sugli sport Paralimpici di Milano Cortina 2026 visita la pagina dedicata.

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