5 Ott 2022

Tutte le medaglie d’oro Italiane

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Foto di un Atleta Olimpico
Paralimpiadi
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Una storia lunga 42 anni, quella dell’Italia alle Paralimpiadi Invernali: sono 16 in tutto gli Ori che i nostri atleti Paralimpici hanno portato a casa.

Una storia lunga 42 anni, quella dell’Italia alle Paralimpiadi Invernali, da quando l’unico Azzurro in gara a Geilo 1980, Maurizio Cagol, si classificava al 32° posto nello Slalom Gigante e al 22° posto nello Slalom 1A (Paralimpici con amputazione a una singola gamba sopra il ginocchio). Da quel momento le grandi vittorie dell’Italia ai Giochi Paralimpici Invernali non sono tardate ad arrivare. Sono 16 volte in tutto gli Ori che i nostri Atleti Paralimpici hanno portato a casa. Nel medagliere delle Paralimpiadi Invernali siamo 13esimi (in testa la Germania, al secondo posto l’Austria). E’ anche grazie a questi successi che il Movimento Paralimpico sta raggiungendo risultati sempre più importanti.

In questo approfondimento ripercorriamo assieme tutti gli Ori dell’Italia ai Giochi Paralimpici Invernali.

 

Bruno Oberhammer e Paolo Lorenzini a Innsbruck 1988

Siamo ad Innsbruck, è il 1988 e Bruno Oberhammer da San Lorenzo di Sebato (BZ) è alla sua seconda Paralimpiade Invernale. Lui in un certo senso nella storia c’è già: quattro anni prima, sempre a Innsbruck, aveva vinto la prima medaglia della Nazionale Italiana Paralimpica Invernale con un Bronzo nella Combinata Alpina del Para Alpine Skiing nella categoria B2 (campo visivo minore di 5 gradi). A 33 anni sente che è arrivato il momento di alzare ancora di più l’asticella. È così che, grazie anche alla preziosa guida di Alberto Benchimol, vince da protagonista assoluto nella Discesa Libera e nello Slalom Gigante B3 (campo visivo tra 5 e 20 gradi). Non saranno gli ultimi podi di una carriera, per lui, costellata di successi.

Agli Ori di Oberhammer si aggiunge quello di Paolo Lorenzini, che vince nel Para Cross Country Skiing categoria B3. Lorenzini trionfa nella distanza lunga di 30km categoria B3, staccando lo svedese Max Stalnacke e lo statunitense Robert Walsh. Grazie a questo successo, 27 anni dopo, riceverà il Collare d’Oro al Merito Sportivo, massima onorificenza del Coni.

A Innsbruck 1988, l’Italia vincerà – oltre ai 3 Ori – 6 bronzi. Tra questi ultimi spicca quello storico di Carmela Cantisani (Para Alpine Skiing, Discesa Libera B1), il primo della Valanga Rosa Paralimpica.

 

Angelo Zanotti e Bruno Oberhammer a Nagano 1998

È il 1998 e in Giappone, a Nagano, si tengono i Giochi Paralimpici Invernali. Sono i primi per Angelo Zanotti, eppure ha dalla sua una grande esperienza. È uno di quegli Atleti Paralimpici che si è cimentato in tantissimi sport: Salto in Alto Paralimpico, Para Pentathlon, Para Alpine Skiing e Para Ciclismo. Le sue prime Paralimpiadi erano state quelle Estive di Seul 1988 e Barcellona 1992 gareggiando proprio nel Para Salto in Alto e nel Para Pentathlon, sfiorando la medaglia.

A Nagano 1998 riesce a strappare il pass per 4 finali del Para Alpine Skiing, ma è nello Slalom Gigante e nel Super G categoria B1 (Paralimpico che non percepisce la luce in nessuno dei due occhi) che riesce a mettersi la Medaglia d’Oro al collo.

Intanto è passata una decade da quando Bruno Oberhammer vinceva il primo storico Oro a Innsbruck 1988. Negli anni non sono mancati i grandi risultati: 1 Argento e 1 Bronzo a Tignes Albertville 1992, 4 Argenti a Lillehammer 1994. A Nagano è, però, ora di concludere una carriera straordinaria. Nello Slalom Speciale B1, con un real time di 2:19:55, precede il francese Jean-Noel Arbez e il compagno di squadra Gianmaria Dal Maistro. Si ritirerà nel 1999, lasciando un segno indelebile della storia della Nazionale Paralimpica Italiana.

In quelle Paralimpiadi Invernali nasce l’astro di Gianmaria Jerry Dal Maistro, con 3 medaglie (due d’Argento e una di Bronzo) nel Para Alpine Skiing. È solo il preludio di un’altra bellissima storia sportiva azzurra.

 

Roland Ruepp e Fabrizio Zardini a Salt Lake City 2002

Marzo 2002, a Salt Lake City si disputano i Giochi Paralimpici Invernali. L’Italia è presente con una delegazione di 13 atleti. Roland Ruepp è tra questi, ha già debuttato a Lillehammer 1994 e a Nagano 1998 ha ottenuto uno splendido Argento nel Para Cross Country Skiing 10 km categoria LW 11 (Paralimpico con paralisi agli arti inferiori). Nello Utah compie il passo definitivo verso il successo: prima vince la 5km Sitski LW11, dopo fa doppietta con la 10km arrivando stremato sul rettilineo e lasciandosi alle spalle il francese Marguerettaz e lo svizzero Weber.

In quella Paralimpiade Invernale la gloria per gli azzurri non finisce: l’ampezzano Fabrizio Zardini si rende protagonista di un successo enorme in Super G nella categoria LW11 (disabilità agli arti inferiori con discreto equilibrio funzionale da seduti);. Fino ad oggi, è rimasto l’unico italiano nella storia ad ottenere il successo di categoria nel Para Alpine Skiing. Due anni dopo, in occasione di Torino 2006, pronuncerà il Giuramento Paralimpico.

 

Foto di Fabrizio Zardini

 

Gianmaria Dal Maistro e Silvia Parente a Torino 2006

Alle Paralimpiadi Invernali di Torino 2006 Gianmaria Dal Maistro è già un decano della Nazionale Italiana. Ha 25 anni, conta 3 Argenti e 1 Bronzo ai Giochi Paralimpici Invernali ed è una delle speranze italiane più grandi di quell’edizione. Tra Discesa Libera, Slalom Gigante e Slalom Speciale manca per lui la medaglia nel Super G B3, ma l’occasione a Sestriere (Borgata) si fa ghiotta. Con la sua guida Tommaso Balasso conduce una gara spettacolare, ma deve arrendersi al miglior tempo di Gerd Gradwohl. Tuttavia, dopo un’attenta esamina dei giudici di gara, il vincitore tedesco viene squalificato per la distanza non regolamentare con la guida: è Oro per Jerry, può iniziare la festa!


 

Foto di Gianmaria dal Maistro

 

Le Paralimpiadi Invernali di Torino 2006, però, non smettono di stupire e c’è un motivo se sono entrate nella storia per quanto riguarda la Nazionale Italiana. Silvia Parente arriva a Torino 2006 da veterana: ha già conquistato un Bronzo a Lillehammer 1994 nello Slalom Speciale B1 e in casa - con la guida di Lorenzo Migliari – vuole tentare il tutto per tutto per il metallo più pregiato. È il 17 marzo e una fantastica Silvia lancia il cuore oltre l’ostacolo nello Slalom Gigante B1, lasciandosi alle spalle Atlete Paralimpiche plurititolate quali la francese Pascale Casanova e l’austriaca Sabine Gasteiger. È un giorno destinato a restare negli annali della storia Paralimpica italiana: Silvia Parente è la prima donna italiana della storia a vincere l’Oro alle Paralimpiadi Invernali. Vincerà, inoltre, 3 Bronzi nella Discesa Libera, nel Super G e nello Slalom Speciale, risultando la più medagliata della spedizione azzurra.

 

Francesca Porcellato a Vancouver 2010

È il 21 marzo 2010 è a Vancouver si svolgono le Paralimpiadi Invernali. È l’ultimo giorno, l’Italia non ha ancora vinto nessuna medaglia d’Oro. L’ultima speranza per gli Azzurri è rappresentata da Francesca Porcellato. La Rossa Volante ha esperienza da vendere e ha già vinto 5 medaglie alle Paralimpiadi Estive nell’ Atletica Leggera, ma mai a quelle Invernali. Gareggia nella categoria LW10-12 1km Sprint del Para Cross Country Skiing e non è la favorita, dato che a Torino 2006 era finita lontana dal podio. Alla sua seconda partecipazione ai Giochi Paralimpici Invernali, però, accade la magia: si trova clamorosamente avanti all’ucraina Olena Iurkovska e alla bielorussa Liudmila Vachuk, non butta via nemmeno un secondo di vantaggio e taglia il traguardo in prima posizione. L’Italia esulta e tira un sospiro di sollievo, anche a Vancouver 2010 non manca l’Oro. Per Francesca Porcellato è un ritorno alla vittoria Paralimpica dopo ben 22 anni, quando a Seul 1988 vinceva nei 100 e nei 4x100.

 

Foto di Francesca Porcellato


 

Giacomo Bertagnolli a Pyeongchang 2018 e a Pechino 2022

Dopo le zero medaglie di Sochi 2014 (peggior risultato di sempre da Geilo 1980), l’Italia delle Paralimpiadi Invernali deve necessariamente risollevarsi. Giacomo Bertagnolli è il nostro diamante, nonostante abbia appena 18 anni: arriva in Corea del Sud da vincitore della Coppa del Mondo 2016 ed è entrato come un fulmine tra i Paralimpici più accreditati per la vittoria nello Slalom Gigante e nello Slalom Speciale del Para Alpine Skiing. A Jeongseon il 14 marzo 2018, nello Slalom Speciale B1-B3, il ragazzo nato in Val di Fiemme surclassa gli avversari dando più di un secondo di vantaggio a Jakub Krako che lo succede. La cosa straordinaria è che 3 giorni dopo riesce a fare meglio nello Slalom Gigante B1-B3, superando Krako di ben 5 secondi. Guidato da Fabrizio Casal, è per due volte in 72 ore sul tetto del mondo. Sono due Ori emozionanti e speciali, che tornano in Italia negli Slalom maschili B1-B3 dopo vent’anni da Nagano 1998 (e Bertagnolli non era ancora nato).


 

Foto di Giacomo Bertagnolli

 

Passano 4 anni e nel frattempo Jack ha vinto in sequenza 1 Coppa del Mondo, 3 Coppe del Mondo di Discesa Libera, 2 Coppe del Mondo nel Super G, 1 nello Slalom Speciale e 1 nel Gigante per un totale di 61 podi. Grazie a questi magnifici risultati e alle sue precedenti prestazioni a Pyeonchang 2018 viene nominato Portabandiera della spedizione italiana a Pechino 2022. Rispetto alla passata edizione si ritrova ad essere tra i favoritissimi e, per fortuna, non disattende i pronostici: dopo un inaspettato 6°posto nella Discesa Libera e un ottimo Bronzo nel SuperG, domina nella Supercombinata impaired guidato da Andrea Ravelli. Terzo Oro, primo nella Supercombinata ed eguagliato Oberhammer tra i Paralimpici italiani più volte al primo posto. Una settimana dopo c’è ancora lo Slalom Speciale impaired, ancora una volta contro il fortissimo Aigner (il fratello della super famiglia). Nell’ultima giornata, dalla prima manche si capisce già che sarà una sfida tra loro due, che alla fine si distaccano solo 28 centesimi a favore del giovane azzurro. Un altro Oro, il quarto, per un Giacomo Bertagnolli nella leggenda Paralimpica: nessuno come lui tra gli italiani ha ottenuto così tante volte il primo posto alle Paralimpiadi Invernali. Una storia incredibile che riserva ancora tante sorprese.

Per saperne tutto sugli sport Paralimpici di Milano Cortina 2026 visita la pagina dedicata.

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