Sci di fondo

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Invernali di Milano Cortina 2026

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Sci di fondo

È la modalità più antica dello sci. Nato nei Paesi del Nord Europa per la necessità di viaggiare su lunghe distanze lungo terreni innevati, si è evoluto in sport alla fine del XIX° secolo. Aspettando Milano Cortina 2026, scopriamo tutto su questa disciplina.

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Le competizioni

Alle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026, le gare di fondo saranno 12. Per la prima volta nella storia, uomini e donne gareggiano sulle stesse distanze:

  • 10 + 10 km Skiathlon (uomini e donne)
  • Sprint (uomini e donne)
  • Sprint Tecnica Libera a Squadre (uomini e donne)
  • Staffetta 4x7.5 km (uomini e donne)
  • 10 km Tecnica Libera (uomini e donne)
  • 50 km Tecnica Classica (uomini e donne)

Le gare si disputeranno a Tesero, in Val di Fiemme, presso il Tesero Cross-Country Skiing Stadium.

Il territorio

Immagine di Tesero. Clicca sull'immagine per andare a scoprire di più sul territorio.
Tesero

Le origini

Lo sci di fondo ha origini antiche. La parola "sci" risale al norvegese antico "skid” ovvero “lungo pezzo di legno”.  Per secoli, nei Paesi del Nord Europa, gli sci sono stati utilizzati per cacciare e raccogliere legna da ardere in inverno. Con lunghe distanze tra le piccole comunità isolate e gli inverni rigidi e innevati, lo sci divenne importante anche come mezzo per mantenere i contatti sociali. Alla fine del XIX secolo lo sci di fondo si evolve in sport e veniva praticato dalle unità dell'esercito norvegese. La prima gara ufficiale documentata risale al 1842. L'evento che porta lo sci di fondo alla ribalta in tutta Europa è la traversata della Groenlandia, realizzata nel 1888 da Fridtjof Nansen.  Il famoso festival dello sci di Holmenkollen ebbe inizio nel 1892, e da principio tutta l'attenzione era rivolta all'evento di combinata nordica. Nel 1901, però, una gara a parte di sci di fondo venne aggiunta al programma. 

La storia Olimpica

Lo sport, subito molto popolare, è tra le discipline olimpiche fin dalla prima edizione dei Giochi Invernali di Chamonix nel 1924 con le gare maschili. A Oslo 1952 si aggiunsero le competizioni femminili. A dominare sono inizialmente i norvegesi, poi affiancati dagli atleti svedesi, finlandesi e russi.

Le regole di base

Lo sci di fondo si svolge in due tecniche: classica e libera. Nella tecnica classica lo sciatore scivola lungo i binari, tracce incise nella neve, mentre nella tecnica libera (chiamata anche “pattinato”), lo sciatore avanza con movimenti laterali rispetto al senso di marcia.

Ciascuna gara delle Olimpiadi si svolge in tecnica classica o libera in edizioni alternate.

Per le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 le gare avranno il seguente format: nella 10km + 10km Skiathlon gli atleti partono tutti assieme in linea. Gli atleti utilizzano entrambe le tecniche nella stessa gara. A metà gara, nello stadio, gli atleti cambiano equipaggiamento da tecnica classica a tecnica libera. L'atleta che per primo taglia il traguardo vince. Nella 50km Mass Start Classic gli atleti partono tutti assieme in linea. L'atleta che per primo taglia il traguardo vince. Nella Staffetta 4 x 7.5km le squadre partono tutte assieme in linea. Una squadra è composta da 4 atleti, ciascuno dei quali copre la stessa distanza. La prima squadra a tagliare il traguardo vince. Nella sprint a tecnica classica la gara comincia con una qualificazione individuale, con atleti che partono a 15" di distanza. I 30 atleti più veloci accedono ai quarti di finale, che consistono in 5 batterie di 6 atleti ciascuna. I primi due classificati di ciascuna batteria più i due tempi più veloci accedono alle due semifinali di 6 atleti ciascuna. I primi due classificati di ciascuna semifinale più i due tempi più veloci accedono alla finale di 6 atleti. Nella sprint a squadre a tecnica libera gli atleti partono individualmente ad intervalli di 30" l'uno dall'altro. La finale consiste di una serie di 15 squadre. Una squadra è composta da due atleti che si passano il testimone per tre volte.

Le curiosità sui campioni italiani

Lo sci di fondo è una disciplina in cui l’Italia ha costruito una propria identità un passo alla volta, partendo da assoluto outsider negli anni '60 e ottenendo risultati emozionanti lungo più di 50 anni in ogni format di gara, sia nelle prove individuali sia nelle staffette; nel femminile con Manuela di Centa e Stefania Belmondo, Olimpioniche tra le più titolate d'Italia, fino ad arrivare a Federico Pellegrino, ultimo solo in ordine di tempo nell'albo d'oro maschile.

Impossibile però non partire da Franco Nones, il primo italiano a vincere una medaglia Olimpica nella disciplina. Il 7 febbraio 1968, ai Giochi di Grenoble, trionfò nella 30 km, interrompendo il dominio incontrastato di svedesi, norvegesi e finlandesi. L’Equipe, realizzando la portata epocale dell’avvenimento, l’8 febbraio 1968 scrisse: “Franco Nones, come Cristoforo Colombo, ha scoperto l’America”.

L'atleta, originario della Val di Fiemme, divenne uno dei padri di un movimento sportivo che avrebbe messo radici nel territorio italiano grazie anche alla sua lungimiranza e passione.

Se oggi, guardando all’albo d’oro degli sport Olimpici invernali, lo sci di fondo è una delle discipline che in misura maggiore ha inciso per quantità di podi per l’Italia (36 su 141 medaglie), lo si deve anche al decisivo contributo del trentino.

Domande frequenti

Qui potresti trovare la risposta che cerchi.

  • Chi è il fondista più medagliato ai Giochi Olimpici?

  • Chi è la fondista più medagliata ai Giochi Olimpici?

  • Quali sono le nazioni più medagliate ai Giochi Olimpici?

  • Chi sono i Campioni Olimpici Italiani dello sci di fondo?

  • Dove si svolgeranno le competizioni di sci di fondo di Milano Cortina 2026?

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